Questo filtro è adatto per la fotografia di nebulose da zone con inquinamento luminoso, ma anche da luoghi con cielo buio. I contrasti tra gli oggetti che brillano alla luce della linea spettrale OIII (501 nm) e lo sfondo del cielo vengono estremamente accentuati.
Grazie alla larghezza di banda ridotta e all'elevata trasmissione nella zona della linea OIII, il filtro ottiene un aumento del contrasto notevolmente maggiore rispetto ai filtri a banda larga. La larghezza di banda di 12nm è ottimale per l'uso con i tipici sensori CCD e CMOS.
Anche nelle grandi città, le riprese con fotocamere CCD raffreddate sono generalmente limitate dal flusso oscuro. Pertanto, un'ulteriore soppressione dello sfondo celeste mediante larghezze di banda più ridotte non fa emergere ulteriori dettagli dell'oggetto. Rispetto ai filtri a banda molto stretta, il filtro da 12 nm ha il vantaggio di consentire di trovare stelle di inseguimento per quasi tutte le fotocamere con sensore di inseguimento integrato.
Grazie alla nuova tecnologia di rivestimento MFR, è possibile utilizzare il filtro su tutti gli strumenti fino a un rapporto di apertura di f/3.
Una piccola guida per la scelta:
- Come primo filtro consigliamo l'Astronomik CLS, che abbatte gran parte dell'inquinamento luminoso e il naturale airglow. Il risultato saranno cieli con sfondo scuro e quindi tempi di esposizione più lunghi, che rendono visibili anche gli oggetti più deboli. Il filtro è ottimizzato per visualizzare gli oggetti con colori naturali. Importante: il semplice filtro CLS non ha un blocco IR integrato. Quindi per una camera convertita (“astromodificata”) sarà necessario un filtro CLS-CCD!
- Una buona scelta per attività in luoghi con inquinamento luminoso molto forte è il filtro Astronomik UHC. La curva di trasmissione di questo filtro lascia passare solo la luce nelle righe H-beta, OIII, H-alfa e SII. L'abbattimento della luminosità di fondo è sensibilmente maggiore rispetto a un CLS, tuttavia questo filtro funziona solo con le nebulose gassose! Gli ammassi stellari e le galassie vengono per la maggior parte filtrati.
- Per un uso astrofotografico approfondito consigliamo i filtri a banda stretta per le righe di emissione OIII, H-alfa e SII, disponibili con FWHM di 6 nm o 12 nm. Questi filtri permettono di scattare foto veramente profonde di oggetti deboli anche da luoghi con inquinamento luminoso intenso e Luna piena alta nel cielo. Gli scatti in queste strette lunghezze d'onda non hanno colori naturali.
- Per i possessori di camere convertite ("astromodificate") suggeriamo il filtro Astronomik OWB: l'acronimo OWB sta per "Original White Balance". Il filtro converte lo spettro di una camera modificata, in modo da poterla utilizzare anche per la fotografia diurna, senza dover rielaborare tutte le immagini.