Filtro a doppia banda per due linee spettrali:
Filtro SII: il filtro a banda stretta lascia passare la luce degli atomi di zolfo ionizzato a 672 nanometri. Questa è la linea in cui brillano molte nebulose planetarie, nebulose a emissione e resti di supernova.
Astrofotografia: è preferibile utilizzare fotocamere monocromatiche. L'ideale è combinare le riprese con filtri SII, OIII e H-alpha. Il risultato è un'immagine che mostra le delicate strutture nebulose in modo chiaro e contrastato.
Filtro OIII: il filtro nebulare a banda stretta lascia passare la luce a 500 nanometri. È la linea dell'ossigeno due volte ionizzato. Di questo colore sono le nebulose planetarie e i resti di supernova.
Questo filtro offre quello che molti considerano il perfetto equilibrio tra flessibilità e trasmissione. Grazie a uno speciale processo di rivestimento, il filtro raggiunge inoltre una trasmissione del 90% per entrambe le lunghezze d'onda.
Per riprese al chiaro di luna e in condizioni di inquinamento luminoso estremo, come nelle grandi città, con una fotocamera CMOS a colori, o anche al buio, quando si desidera avere il pieno controllo dei canali.
Il filtro lascia passare solo la luce [S II] e [O III] delle nebulose a emissione, sopprimendo quasi completamente la luce indesiderata, con un OD4/5 (0,01%~0,001%) per la maggior parte delle lunghezze d'onda visive indesiderate.
Grazie a un processo sviluppato da Altair, per ogni singolo filtro viene creato un rapporto di prova individuale, valido solo per il filtro in questione e non per l'intero lotto.
L'imaging a banda stretta bicolore è una nuova tendenza in crescita nell'astrofotografia, particolarmente apprezzata nelle aree con inquinamento luminoso o in condizioni di forte luce lunare. Inizialmente, Altair ha introdotto sul mercato i filtri TriBand e Quad Band, ora è disponibile il DualBand Ultra per le prestazioni più estreme in termini di rapporto segnale/rumore.
Rivestimento:rivestimento duroin SiO2 con blocco UVIR e rivestimento antiriflesso per una lunga durata.